giovedì 7 aprile 2011

work in progress..

cambio di area cambio di prospettiva.
Il nuovo lotto, sebbene molto vicino a quello precedentemente scelto, ha caratteristiche tangibilmente diverse.
Se quello di prima aveva ampio sfogo su almeno tre dei lati, quello attuale si trova strizzato nel costruito, cosa che tende a far cadere il suo "baricentro" verso l'interno e non in facciata.
C'è come una forza centrifuga che attrae dalla strada e calamita verso il fondo. Molto importante anche il rapporto con il palazzo sul bordo sinistro del lotto: porge una parete muta, quasi una richiesta d'aiuto, di coinvolgimento.
Il nuovo compagno di strada è un po' il manifesto dell'architettura "in between", che scava la terra ma non solo, anche lo spazio.
Così facendo connette il fuori con il dentro, il sopra con il sotto, il vecchio con il nuovo.
Quello che voglio creare è un trade d'union tra il terreno (non mero vassoio, ma nido plasticamente fuso con l'edificio) e l'ambiente circostante, un vortice che avvolga le persone in un unicum di natura e costruito.


La progettazione avviene in uno spazio interstiziale: il progetto deve caratterizzare il rapporto tra due situazioni già esistenti e deve diventare il nuovo centro gravitazionale.


Indissolubile è il legame con il "palinsesto": i segni dell'esistente vanno riletti in chiave diversa, secondo un contesto nuovo, che tiene già conto delle modifiche che il progetto è imputato ad attuare.


http://web.tiscali.it/virgilio_oiligriv/lezione_10.htm
foto dal cantiere..



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