sabato 9 aprile 2011

italian experiment

Non molto lontano da Venezia, in mezzo a un'insperata campagna, si aprono una serie di segni contemporanei che infrangono l'idea di gita bucolica fuori porta.
E' la H-FARM, vero e proprio campus di tecnologie: una piccola Silicon Valley italiana formata da laboratori/uffici di questi contadini digitali.
La H-FARM crea e coltiva imprese tecnologiche offrendo un luogo favorevole alla crescita: se hai un'idea buona, qui ti aiutano a svilupparla, diventano tuoi soci e nel giro di tre anni, se tutto funziona, la società viene venduta a un fondo. E tutti ci guadagnano.
Nella farm è stata messa la H di "human" davanti a tutto, perchè è l'uomo il centro del rapporto natura/tecnologia. Gli ospiti vengono ricevuti nell'ex stalla, popolata da vecchi tavoli rustici e citazioni ispirazionali da Winnie the Pooh a Leonardo da Vinci, e gli vengono offerti cibi biologici a km zero.
Veniamo alla struttura: gli spazi sono tutti di recupero e seguono la logica della trasparenza, grandi vetrate senza tende. "Non è un contenitore asettico di lavoro ma un'architettura radicata nel territorio e nella natura, pensata perchè la gente possa vivere e lavorare bene. Non è un finto rustico" racconta Mariano Zanon, progettista dei 3.500 metri quadri. Il restauro è stato giocato al risparmio, dagli impianti a vista ai pavimenti in cemento fino alle coperture in lamiera, le porte zincate, gli arredi basici. I colori sono quelli della terra: variazioni di marroni e rossi, tinte calde e accoglienti, luce gialla soffusa e morbida.
"Non c'è ostentazione, ma il desiderio di essere Supernormal e molto flessibili. Perchè cambiamo spesso." L'ufficio è un open-space giovane e contemporaneo, uguale per capi e stagisti.
E' previsto un futuro ampliamento con il progetto di Aldo Cibic, presentato in Biennale lo scorso settembre. Cresce a vista d'occhio il primo vero esperimento di mixitè italiana.







http://www.h-farmventures.com/

Nessun commento:

Posta un commento